Agenzia Hawzah News – L’Ayatollah Najm al-Din Moravveji Tabasi, membro dell’Associazione dei Docenti del Seminario di Qom (Jāmeʿe-ye Modarresin-e Howze-ye ʿElmiyye-ye Qom), è intervenuto alla cerimonia per la Giornata della Ricerca, svoltasi presso il sacro santuario della Moschea di Jamkaran, ribadendo la centralità dell’Imam Mahdi (che Iddio ne affretti la manifestazione) nel sistema dottrinale sciita e osservando che oggi l’immagine dell’Imam e la verità della mahdawiyya sono più che mai al centro dell’attenzione, ma al contempo esposte a travisamenti e strumentalizzazioni.
Richiamandosi alle riflessioni del compianto Ayatollah Mir Hāmid Hussain, ha ricordato come già oltre 180 anni fa i grandi studiosi avessero messo in guardia contro il coordinamento delle correnti ostili alla verità, un monito che oggi trova piena conferma nell’azione organizzata di correnti devianti e di pensatori eterodossi impegnati a mettere sistematicamente in discussione la verità.
L’Ayatollah Tabasi ha quindi osservato che ciò che gli studiosi del passato conseguirono con enormi sacrifici è oggi facilmente disponibile; tuttavia, la mancata consapevolezza del valore di questo patrimonio conduce alla vanificazione di una vita preziosa e alla perdita dell’identità religiosa. Il mondo è passeggero – ha ammonito – e in questo cammino non devono essere smarriti il nome della Famiglia del Profeta e il sentiero della verità.
Sottolineando la necessità di una costante vigilanza di fronte agli attacchi ideologici, egli ha affermato che la mahdawiyya attira l’attenzione sia dei nemici, consapevoli dell’avvento di un Salvatore destinato a porre fine all’ingiustizia, sia dei credenti, che attendono il compimento della Promessa divina.
Richiamando le sue esperienze in Africa e in Europa, ha inoltre attestato il crescente interesse globale per la mahdawiyya, ricordando incontri con studiosi e ricercatori della verità e, in particolare, un’assemblea in Sudan che ha riunito circa 300 partecipanti di diversa provenienza – cristiani, salafiti e sunniti – nella quale una corretta esposizione delle tematiche mahdiane è stata accolta con grande favore.
Un’attenzione analoga, ha aggiunto, si è manifestata recentemente anche a Mosca, dove ex studenti del Seminario di Qom hanno percorso migliaia di chilometri per partecipare a incontri dedicati alla mahdawiyya e richiedere la traduzione e l’accesso a opere specialistiche.
In conclusione, l’Ayatollah Moravveji Tabasi ha richiamato le difficoltà affrontate in passato da grandi studiosi come l’Allamah Amini nella pubblicazione delle proprie opere, osservando che oggi, grazie alle possibilità disponibili, grava una responsabilità storica: impiegare tutte le risorse per chiarire e diffondere correttamente le conoscenze mahdiane, poiché ogni rinvio rischia di trasformarsi in un’occasione perduta.
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